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- 1.
- Si definisca lo schema concettuale Entità-Relazione per la base di dati,
evidenziando le entità e le associazioni di interesse, nonché eventuali
vincoli di cardinalità e di identificazione, motivando le scelte effettuate.
Altri eventuali vincoli devono essere espressi in linguaggio naturale.
- 2.
- Si effettui la traduzione dello schema E-R in uno schema E-R ristrutturato
equivalente, motivando le eventuali scelte effettuate.
- 3.
- Si effettui la traduzione dello schema E-R ristrutturato in un equivalente
schema relazionale. Si discutano le proprietà dello schema relazionale
ottenuto rispetto alle forme normali viste a lezione.
- 4.
- Si realizzi l'applicazione base di dati in ambiente relazionale, utilizzando il
linguaggio SQL (eventualmente ospitato) per la definizione dei dati e la loro
manipolazione secondo le
operazioni previste, fornendo un'adeguata interfaccia.
Per chi sostiene sia Basi di dati 1 che Basi di dati 2, l'esercitazione
comprende
inoltre i seguenti punti:
- 5.
- Discussione e giustificazione dell'eventuale uso di indici nell'implementazione.
- 6.
- Per coloro che utilizzano DB2 per la realizzazione dell'applicativo,
si richiede di utilizzare il più possibile i trigger per
l'implementazione dei vincoli. I trigger vanno riportati nella
documentazione tecnica.
- 7.
- Traduzione nel modello ad oggetti (ODMG) e stesura di uno schema di
implementazione [per le varie classi vanno indicate le segnature e la
specifica delle
funzionalità delle operazioni, non l'implementazione], mettendo in
evidenza le
differenze dello schema risultante con lo schema relazionale.
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Marco Mesiti
1999-12-22