RABAT CASABLANCA FÈS MARRAKESH MEKNÈS


Le Città Imperiali

Fino all'arrivo degli Arabi, avvenuto a partire dal VI secolo, il Marocco era disseminato di numerose comunità berbere, troppo piccole perché si potessero definire delle vere e proprie città. Con la diffusione dell'Islamismo, acquistò sempre più importanza la presenza di una medina, che rispecchiasse il modello di città ideale rappresentato da quella fondata da Maometto, e gli agglomerati originari subirono le prime trasformazioni. I villaggi diventarono piccole città, con un centro organizzato dal quale si diffondevano i commerci. Furono le varie dinastie che regnarono in Marocco a trasformarle in vere e proprie città imperiali (makhzenie), con la costruzione di palazzi, moschee, mederse e mura fortificate.

Il capostipite della prima dinastia araba, Moulay Idriss, fondò la città che prese il suo nome e da lì, alla fine dell'VIII secolo, gettò le fondamenta di Fès, che rimase a lungo la capitale del Marocco durante la dinastia dei Merinidi. Gli Almoravidi spostarono la loro residenza a Marrakech, gli Almohadi svilupparono e abbellirono Rabat. Fu l'alaouita Moulay Ismahil, affetto da manie di egocentrismo, a portare la capitale a Meknès, che fino a quel momento non era mai stata città makhzenia, costruendo monumenti faraonici che potessero sovrastare in magnificenza quelli fatti erigere dai precedenti sultani.

Se vuoi visitare le singole città clicca sulla cartina seguendo il percorso


ultima modifica: