La prima cosa che si nota arrivando a Rabat è la suggestiva Torre Hassan, sulla collina vicino al mare che sovrasta
l'estuario del fiume. Costruita da Yakoub al Mansur
alla fine del XII secolo, è ciò che resta di un progetto grandioso che non fu mai portato a termine; la torre, infatti,
doveva essere il minareto della più grande moschea
dell'occidente, la seconda dell'Islam dopo quella della Mecca. La moschea, di dimensioni gigantesche, avrebbe dovuto
contenere 312 colonne e 42 pilastri di marmo,
ma, dopo la morte di Yakoub, non fu mai portata a compimento. La struttura portante venne poi praticamente rasa al suolo
dal terremoto del 1755 che distrusse
Lisbona.
Vicino alla torre si trova il recente Mausoleo dove riposano le spoglie del re Mohammed V e del suo figlio minore.
Il sepolcro del sovrano è in onice bianco e si trova sotto una cupola intagliata in mogano e cedro del Libano e rivestita da
una sottile lamina d'oro. Oltre al mausoleo propriamente detto, vi è una moschea e un museo: l'insieme è un capolavoro dell'
architettura ispano-moresca e dell' arte tradizionale marocchina.
Dalla Torre Hassan, costeggiando il Bou Regreg in direzione del mare, si arriva alla Kasbah degli Oudaia, costruita intorno
al X secolo sul luogo dove si trovava l'originaria Ribat.
L'ingresso principale è la porta degli Oudaia in legno rosso ocra, risalente al periodo almoade.
Tutta la kasbah è circondata da bastioni, rinforzati e dotati di cannoni nella parte sud, affacciata sul mare, per
difendersi dagli attacchi dei pirati.
Sempre all'interno c'è un bellissimo giardino andaluso che ospita il Museo delle Arti marocchine, un tempo residenza di
Moulay Ismahil.
La kasbah degli Oudaia confina con la zona nord-occidentale della Medina, le cui mura sono state costruite in due diversi periodi: una parte (dal faro alla Bab el Hed)
dagli Almohadi e una parte (in avenue Hassan II) dagli Andalusi cacciati dalla Spagna nel Seicento.
La zona pullula di mercanti di lana e coperte e si anima il giovedì e il lunedì mattina, quando hanno luogo le aste di tappeti.
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